1.6 Vari sistemi di ripartizione cronologica
Per misurare il tempo tutti i popoli ebbero in comune la suddivisione in giorni, mesi, anni, generazioni ("generazione" è lo spazio di 25-30 anni, quanti cioè ne intercorrono generalmente tra la nascita di un padre e quella di un figlio). Ma per numerare gli anni e "datare" gli avvenimenti non tutti usarono gli stessi sistemi.
Molti popoli dell'antico Oriente Mediterraneo, usarono contare gli anni dall'inizio del regno di ciascun sovrano, cosicché a ogni morte di re ricominciavano la numerazione. I Greci adottarono come punto di partenza il 776 a. C., anno in cui si celebrarono per la prima volta i Giochi Olimpici; i Romani, invece, presero le mosse dalla fondazione di Roma, ossia dal 753 a. C.
Oggi il sistema usato da tutti i popoli cristiani è quello che parte dall'anno della nascita di Cristo (anno 1) e divide la storia in due lunghe serie di anni: prima e dopo la nascita di Cristo.
Anche molti popoli non cristiani hanno adottato questo sistema di numerazione. I Musulmani fanno invece corrispondere il loro anno 1 al 622 della nostra numerazione, prendendo come punto d'inizio la fuga (ègira) dalla Mecca del loro profeta Maometto.
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