18.11 Distinzione tra patrizi e plebei
Accanto al populus, però, si venne ben presto formando in Roma un nucleo di abitanti estranei ad esso, e perciò privi dei diritti civili e politici. Costoro erano cittadini fuggiti da altre città o forestieri nullatenenti richiamati in Roma dalla possibilità di trovarvi lavoro. Questi immigrati poveri andarono aumentando di anno in anno, finché giunsero a formare una parte cospicua della popolazione: la cosiddetta plebe, guardata dall'alto in basso dai Romani che formavano il populus e che si chiamavano patrizi, in quanto appartenenti alle famiglie che avevano il privilegio di fornire i senatori o patres. I plebei benché non godessero di alcun diritto politico erano cittadini liberi che potevano avere possedimenti e commerciare (però non con i patrizi, con i quali non potevano neppure contrarre matrimonio). Non così era per gli schiavi, che non avevano alcun diritto né politico né civile, essendo considerati cose e non persone.
Talvolta i plebei si facevano clientes (clienti) di un patrizio, cioè si mettevano sotto la sua protezione; così facevano anche i liberti.
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