36.10 I concili e le eresie
A questo primato contribuirono le eccezionali doti di santità e di energia di taluni vescovi romani dei primi secoli, doti che conferirono loro un grande prestigio nei concili generali dei vescovi cristiani.
Tali riunioni erano indette per discutere le principali questioni sorte nell'interpretazione di alcuni punti della dottrina cristiana. I grandi concili definirono la giusta interpretazione delle verità cristiane (dogmi) e rinsaldarono l'unità delle chiese intorno al vescovo di Roma, chiamato più tardi col nome di Papa o Sommo Pontefice.
Alcuni Cristiani persistettero però in opinioni diverse (eresie) e dettero così origine a chiese dissidenti o eretiche. Queste chiese trovarono seguaci soprattutto nell'Oriente; tra queste ebbe largo seguito quella fondata dal prete alessandrino Ario, che negava la natura divina di Cristo. La dottrina ariana venne definita eretica nel Concilio di Nicea (325 d. C.), al quale assistette l'imperatore Costantino.
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