33.7 Costantino
Nella parte occidentale dell'impero dopo sanguinose e intricate contese, trionfò Costantino (307-337), Cesare delle Gallie, che godeva dell'appoggio dei Cristiani alla cui fede si diceva che non fosse contrario. Nella battaglia del Ponte Milvio alle porte di Roma del 28 ottobre 312 vinse il rivale Massenzio, rimasto ligio al paganesimo, il quale, travolto dalla fuga dei suoi, perì nei gorghi del Tevere.
Eusebio di Cesarea racconta che Costantino alla vigilia della battaglia fece sovrapporre alle insegne militari il simbolo dei Cristiani miracolosamente apparsogli nel cielo:
"Nelle ore dopo il mezzogiorno, quando già il sole volgeva ad occidente, egli disse di aver visto coi propri occhi nel cielo, al di sopra del sole, una croce luminosa accompagnata dalla scritta: "in hoc signo vinces" [con questo segno vincerai]. A quella vista egli e tutti i soldati che lo seguivano, e che erano stati spettatori di questo miracolo, rimasero attoniti. Costantino, come egli stesso diceva, cominciò a chiedersi in cuor suo che cosa potesse significare quella visione. E mentre ci pensava fra sé, e molto si sforzava di darsene ragione, venne la notte. Allora, a lui che dormiva, Cristo, il figlio di Dio apparve in sogno con quel segno medesimo che era prima apparso nel cielo, e gli ordinò che lo riproducesse così come in cielo lo aveva visto e lo assumesse a difesa contro i nemici.
Levatosi sul far del giorno, Costantino rivelò subito agli amici il mistero. Radunati poi artefici d'oro e di pietre preziose, sedendo in mezzo ad essi dipinse loro a parole l'aspetto del segno e comandò che lo riproducessero in oro e pietre preziose. E io pure ricordo di averlo visto alcune volte."
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