7.5 La guerra di Troia
Dominatori dell'Egeo, gli Achei furono fatalmente portati a cozzare con le città costiere dell'Asia Minore, tra le quali la più fiorente era Troia.
Ma la guerra contro Troia, svoltasi all'inizio del XII secolo a. C. e durata, secondo la tradizione, dieci anni, logorò i principati Achei i quali, verso il 1100 a. C., decaddero probabilmente sopraffatti dai Dori che disponevano d'armi di ferro, ma erano assai meno civili.
Della lunghezza della guerra di Troia lo storico Tucidide del V sec. a. C. dà per primo una spiegazione critica:
"La ragione non era tanto la scarsità di popolazione [da parte degli Achei] quanto la mancanza di denaro. Per difetto di vettovagliamento [gli Achei] condussero un esercito meno numeroso di quanto avrebbero potuto reclutare, in modo [...] che potesse, facendo la guerra, vivere con le risorse del paese. E dopo che, al loro arrivo, ebbero la meglio in battaglia [e questo è evidente, altrimenti non avrebbero costruito la muraglia a difesa del campo], neppure in questo caso a quanto pare, si servirono di tutte le loro forze, ma per mancanza di vettovaglie si dettero alla coltivazione del Chersoneso, ossia del territorio peninsulare in genere e alla pirateria. E proprio per questo, perché [gli Achei] erano così dispersi, i Troiani resistettero per più di dieci anni in campo aperto, poiché erano alla pari di quei Greci [Achei] che di volta in volta erano lasciati a combattere. Ma se [gli Achei] fossero venuti con abbondanza di vettovaglie e se, tutti insieme, [...] avessero condotto la guerra senza interruzione, facilmente, superiori in battaglia, avrebbero conquistato la città [...] posto l'assedio in minor tempo e con minor fatica avrebbero preso Troia. Ma per mancanza di denaro queste epoche passate erano deboli, e proprio questi avvenimenti, che furono più celebrati dei precedenti, si mostrarono in realtà inferiori alla fama e alla tradizione che si è attualmente stabilita su di essi per merito dei poeti."
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