27.4 La guerra sociale
Tra le questioni più gravi di quel periodo era l'annoso problema dell'estensione della cittadinanza a tutti gli Italici. Dopo l'assassinio del tribuno Livio Druso che aveva tentato di far votare una legge a tale scopo (91 a. C.), gli Italici - Piceni, Marsi, Sabini, Lucani, Sanniti - si ribellarono, dando inizio alla guerra sociale (da socii, come erano chiamati in latino gli alleati). Dopo tre anni di dure lotte Roma dovette rassegnarsi a concedere a tutti gli uomini liberi d'Italia la cittadinanza romana: in un primo tempo solo a quelli che non si erano ribellati o che si mostravano disposti a deporre le armi (88 a. C.); poi anche ai Sanniti, che erano stati piegati per ultimi dal giovane aristrocratico Lucio Cornelio Silla, che era già stato luogotenente di Mario nella guerra giugurtina.
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