4. Gli erranti Ebrei, il popolo prediletto da Dio
4.1 Le origini
In origine gli Ebrei, popolo di stirpe semitica, vivevano da poveri pastori sugli altipiani della Caldea, accampati sotto le tende e divisi in tribù rette da un anziano, chiamato patriarca. Verso il 2100 a. C., in cerca di pascoli per le loro greggi, migrarono verso occidente e si stanziarono nella Palestina o terra di Canaan. È questa una sottile striscia di terra a sud del Libano, che abbraccia la depressione del fiume Giordano e del Mar Morto, oggi arida e rocciosa, ma a quel tempo vestita di foreste, di viti e di uliveti.
La lunga migrazione dalla Caldea alla terra di Canaan fu guidata dal patriarca Abramo; ad esso Dio aveva promesso per il suo popolo un paese più bello e più fertile, a condizione che si mantenesse immune dall'idolatria e restasse fedele al culto di Jahveh, l'unico vero Dio, creatore del cielo e della Terra. Con questo patto gli Ebrei, secondo il racconto della Bibbia, divennero il "popolo prediletto" da Dio e la Palestina fu per loro la "terra promessa".
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