2.5 La produzione artistica, scientifica e letteraria
La civiltà egiziana diede i suoi frutti migliori nel campo artistico, scientifico e letterario. Nelle opere d'arte, che ancor oggi con la loro durata sembrano sfidare il tempo, gli Egiziani espressero il loro tenace attaccamento alla vita. Tra queste spiccano gli alti obelischi di granito, le Piramidi che si ergono solenni e misteriose sopra il deserto infuocato, la Sfinge dall'enigmatico volto e le rovine grandiose dei templi, di cui i più famosi sono quelli di Karnak e di Luxor.
Le pareti dei templi e delle tombe spesso ornate di affreschi riproducenti persone, oggetti e scene di vita, sono molto interessanti anche come fonti di notizie.
Nelle scienze gli Egiziani furono i più progrediti tra i popoli mediterranei: primeggiarono nell'idraulica e praticarono l'arte medica nelle sue varie specializzazioni, proprio come avviene ai nostri giorni; furono assai esperti nell'aritmetica, nella geometria e nell'astronomia e dedicarono particolari cure alla meccanica. Infatti senza solide cognizioni di meccanica non avrebbero mai potuto innalzare i loro grandiosi monumenti.
Per scrivere gli Egiziani si servirono di speciali caratteri, i geroglifici, costituiti da veri e propri disegni, rappresentanti intere parole o sillabe. Per gran tempo la scrittura geroglifica rimase un mistero; solo nel 1799 poté essere decifrata un'epigrafe del II secolo a. C., scoperta presso Rosetta, nella quale, a lato del testo egiziano, figurava l'esatta trascrizione in caratteri greci. Così fu possibile a noi moderni la conoscenza diretta di quell'antica letteratura, di cui i papiri ci hanno conservato parecchi saggi: composizioni religiose, sentenze morali, racconti in prosa, poesie.
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