16.4 La Magna Grecia
Un altro centro italiano di civiltà preromana fiorì ad opera di quegli Elleni che, a partire dallo scorcio del IX secolo a. C. fino a tutto il corso del VII, popolarono l'Italia meridionale di colonie. Le più importanti di esse furono Cuma, Napoli, Reggio, Crotone, Metaponto, Sibari, Taranto e, in Sicilia, Siracusa, Gela, Selinunte e Agrigento. Di quest'ultima Diodoro Siculo ha esaltato la prosperità con l'aneddoto che qui riportiamo:
"A quel tempo Agrigento contava più di centomila abitanti e, tra forestieri in essa domiciliati e servi, non meno di duecentomila. A tanto era giunta la ricchezza della città e a tanto lusso si erano dati i suoi abitanti che, quando poco dopo il tempo di cui si parla, si trovarono strettamente assediati, pubblicarono un decreto per il quale a coloro che di notte montavano la guardia non era permesso avere che un materasso, una coperta, un piumino e due cuscini. E se questa era considerata una scomoda maniera di riposare, c'è da immaginare quanta ricercatezza di lusso gli Agrigentini ponessero in ogni loro modo di vivere."
Queste grandi e lussuose città furono splendidi centri di civiltà, tanto da giustificare l'appellativo di "Magna Grecia" con il quale vennero designate nel loro insieme. In esse fiorirono industrie, commerci, studi, arti e raffinati costumi. Famose furono le scuole scientifiche, mediche e filosofiche, tra le quali è ben nota quella di Pitagora, fondata a Crotone nel VI secolo a. C.
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