3.4 Secondo impero babilonese (612-538 a. C.)
Il duro dispotismo degli Assiri finì però con lo spingere i Babilonesi alla rivolta. Alleatisi coi Medi, popolo ariano stanziato nelle regioni nord-orientali, nel 612 a. C. essi espugnarono Ninive e la distrussero, dando inizio al secondo impero babilonese.
Sotto il re Nabucodonosor, Babilonia divenne una città splendida, circondata da mura fortificate e ornata da palazzi magnifici, sormontati da giardini pensili. Nel 600 a. C. Nabucodonosor vinse, sulle rive dell'Eufrate, una coalizione di Egiziani, Fenici ed Ebrei e, dopo aver espugnato la fenicia Tiro, conquistò Gerusalemme deportandone gli abitanti a Babilonia (586 a. C.).
Nel 538 a. C. però Ciro, re di Persia, giunse sotto le mura di Babilonia e, per evitare di attaccare le formidabili fortificazioni, fece deviare le acque dell'Eufrate e si impadronì della città facendo risalire ai suoi soldati il letto del fiume rimasto all'asciutto. L'impero babilonese divenne così una provincia persiana.
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