26.6 Gli effetti delle conquiste sui costumi dei Romani
La prosperità e i rapidi progressi dello spirito mercantile mutarono a poco a poco l'antico modo di vivere. I soldati tornati dall'Oriente, gli appaltatori danarosi, i ricchi fittavoli delle terre pubbliche non vollero più vivere come i loro nonni. [...] Roma diventò la metropoli delle orge e dello sfarzo: un abile cuoco fu pagato carissimo; i sobri pasti di un tempo si prolungarono in banchetti interminabili, per i quali si ricercarono le ghiottonerie più care, come i vini della Grecia, le salsicce e i pesci salati del Ponto; l'arte squisita di ingrassare i volatili fu portata dalla Grecia in Italia; si videro cittadini comparire nelle assemblee ubriachi, magistrati avviarsi al foro mezzo brilli. [...] Nel 186 il Senato dové reprimere i disordini dei Baccanali e nel 181 promulgare la legge Orchia contro le gozzoviglie.
I culti orientali cominciarono a divulgarsi; non solo il pubblico medio imparò a gustare traduzioni e riduzioni di commedie greche, ma, tra le antiche, semplici e troppo rare feste latine, furono intercalati nuovi e violenti spettacoli, come le cacce alle belve e i giochi dei gladiatori in occasione di funerali; la legge Oppia contro il lusso fu abolita; le mercanzie dell'Oriente, i profumi, i tappeti babilonici, i mobili incrostati d'oro e d'avorio furono comprati a carissimo prezzo dai parvenus [nuovi ricchi].
Cittadinanza romana:
consisteva nel pieno possesso di tutti i diritti politici, tra cui quello di votare e di essere eletti magistrati. Gli Italici assoggettati da Roma invece, pur avendo l'obbligo del servizio militare, non potevano né votare né essere ammessi alle cariche pubbliche. Per questo aspiravano a essere parificati ai cittadini di Roma nei diritti politici.
Latifondo:
grande podere (latus in latino significa "largo, esteso") appartenente a un solo proprietario.
Società cosmopolita:
si dice di una società fatta di cittadini di tutto il mondo. Per questo essa assume un carattere eterogeneo, aperto a nuove tendenze, costumi, idee.
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