2.8 Gli schiavi
Più di quattro millenni e mezzo fa saliva dal Nilo una vasta fiumana di schiavi ignudi dalla pelle lucida e scura, col naso piatto, le labbra sporgenti e la testa rasata. Maleodoranti di olio rancido e di sudore, di ravanelli, di cipolla e di aglio [per il solo nutrimento degli operai della piramide di Cheope Erodoto calcolò una somma corrispondente a 7 milioni di marchi], fra i sospiri e i lamenti che strappavano loro le fruste dei sorveglianti, essi avanzavano sulle lastre di granito levigato della strada, che saliva dal Nilo fino al luogo della costruzione. Essi gemevano sotto il peso delle cinghie che segnavano loro le spalle e trascinavano slitte gigantesche che avanzavano lentamente su rulli; cariche di macigni alcuni dei quali avevano un volume superiore al metro cubo. Tra le loro grida, i loro gemiti, la loro morte sorse la piramide. Essa crebbe per venti anni. Ogni volta che il Nilo riversava sulle rive la grande inondazione di limo, quando ogni lavoro veniva sospeso nei campi, i centomila erano concentrati per la costruzione dell'Immane tomba, chiamata "Echet Chufu", "l'orizzonte di Cheope"!
La piramide crebbe. Con la sola forza umana furono trasportati e messi l'uno sull'altro 2.300.000 blocchi di pietra. Ciascuno dei quattro lati era più lungo di 230 metri. La sommità superava i 146 metri. Il sepolcro di un Faraone è molto più alto di San Pietro di Roma, la massima chiesa della cristianità, che insieme alla cattedrale di San Paolo di Londra potrebbe comodamente stare nella tomba dell'egiziano. L'opera muraria complessiva, composta di roccia e di calcare tratto dai due lati del Nilo, si calcola sui 521.000 metri cubi, accumulati su una superficie di circa 54.300 metri quadrati!
Oggidì, con la linea tranviaria n. 14, si giunge fin presso al sito della piramide, e si è ricevuti da vocianti dragomanni, da conduttori di asini e custodi di cammelli che domandano bakscisc. Non risuona più il pianto degli schiavi, il sibilo delle fruste è stato rapito dal vento del Nilo e svaporato è il lezzo del sudore. Rimane l'opera gigantesca.
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Funzionario:
impiegato che svolge compiti direttivi o di rappresentanza.
Idraulica:
è la scienza che studia i movimenti delle acque e che si occupa dei problemi tecnici ad esse relativi.
Monarca:
chi esercita il potere da solo (dal greco mònos = uno e arché = potere). Monarca "assoluto" è poi quel sovrano che esercita la sua autorità senza controllo da parte di alcuno e non sottostando alle leggi (dal latino absolutus = libero, sciolto da legami).
Papiro:
pianta acquatica del Nilo, dalla quale gli antichi Egiziani ricavavano una specie di carta. Il procedimento usato era il seguente: dallo stelo della pianta si ritagliavano sottili strisce che venivano poste l'una accanto all'altra in senso longitudinale a formare un primo strato. Su questo ne era posto un secondo, formato da strisce disposte orizzontalmente. Senza bisogno di colla i due strati aderivano, perché la pianta stessa conteneva una speciale sostanza adesiva. Bagnato nell'acqua del Nilo, asciugato con attenzione e poi convenientemente ribattuto, il foglio di papiro era oramai pronto per essere usato per scrivere.