32.12 Adriano
Successore di Traiano fu lo spagnolo Elio Adriano (117-138), d'indole pacifica, che compì una meticolosa ispezione in tutte le province dell'impero per rendersi personalmente conto dei bisogni e dei desideri dei sudditi.
Per rafforzare i confini, minacciati dalla crescente pressione dei barbari, Adriano fece costruire grandiose opere di fortificazione lungo il Reno e il Danubio (limes germanicus), e in Britannia (vallum Adriani). All'interno riformò l'amministrazione affidandola quasi esclusivamente a funzionari di sua nomina, e accentuando così il carattere assoluto della monarchia. A lui si deve l'istituzione di rapidi e regolari servizi di posta tra tutte le parti dell'impero.
Adriano, protettore di artisti e di architetti, come prova l'erezione del suo grandioso monumento funebre (o mausoleo) che si ammira ancor oggi col nome di Castel Sant'Angelo, ebbe anche il merito della promulgazione dell'Editto perpetuo, ossia di una raccolta ordinata delle leggi romane.
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