18.9 La società romana
Il nucleo basilare della primitiva società romana era costituito dalla famiglia. Come avviene in ogni solida società rurale, essa era dominata dal pater familias, o "padre di famiglia", che però allora godeva di poteri senza limiti, fino al punto di avere sui figli diritto di vita e di morte, come mostra il caso - raccontato da Tito Livio - di Spurio Cassio (V sec. a. C.), giustiziato sotto l'ignominiosa accusa di aver aspirato alla tirannide:
"Alcuni autori riferiscono che suo padre ordinò lui stesso il supplizio e che, dopo aver istruito in casa il processo del figlio, lo fece battere con le verghe e mettere a morte, consacrando poi il patrimonio di lui a Cerere e facendo erigere una statua con la scritta: Dono della Famiglia Cassia."
L'insieme di più famiglie costituiva la gens, (gente) che comprendeva tutti i discendenti in linea maschile da un comune pater familias. I componenti delle varie famiglie, riunite nelle gentes, costituivano il populus, (popolo) ossia il complesso degli abitanti che godevano di tutti i diritti civili.
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