14.10 La civiltà ellenistica
Se il sogno di Alessandro si era infranto, l'opera sua tuttavia non rimase senza frutti. Pur nella sua breve vita, infatti, egli era riuscito a cementare l'unione delle genti greche, chiudendo definitivamente la triste era delle guerre intestine; ma soprattutto, con la sua fortunata corsa verso l'Asia, egli aveva contribuito a diffondere i germi della civiltà ellenica, rendendo veramente universale la lingua parlata dai Greci e portando in paesi lontani i loro gusti, i loro costumi e la loro cultura. E questi germi, cadendo in un suolo già dissodato dall'opera di antichissime civiltà, produssero una nuova mirabile fioritura che irradiò dalla Grecia, dall'Asia e dall'Egitto su tutte le regioni mediterranee. Per distinguerla dalla precedente civiltà, più propriamente ellenica, gli storici la indicano col nome di ellenistica.
Il termine della sua fioritura è considerato il 31 a. C., anno in cui l'ultimo regno alessandrino, l'Egitto, cade sotto la dominazione romana.
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