24. Roma abbatte la grande rivale
24.1 La presa di Siracusa
La prima cura della repubblica, non appena ricostituite le forze dopo il disastro di Canne, fu quella di ristabilire il proprio prestigio con una punizione esemplare contro Siracusa che nell'ora del pericolo era passata al nemico.
Nel 212 a. C. il console Marcello con una potente flotta bloccò ed espugnò Siracusa, nonostante la strenua difesa della città, alla quale contribuì il grande fisico, Archimede: a quanto si dice, egli avrebbe costruito degli specchi (detti ustòri) che riflettendo i raggi del sole, incendiavano a distanza le navi romane. Nell'orrenda strage che accompagnò la presa di Siracusa, Archimede fu ucciso per errore da un soldato romano, benché Marcello avesse ordinato di risparmiare la vita del grande scienziato.
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