36.8 Fine delle persecuzioni
Tale situazione mostrava che non era più conveniente per l'impero continuare a ignorare i Cristiani o, peggio, a perseguitarli, perché i cittadini romani si rivolgevano alla nuova fede in numero sempre crescente.
L'imperatore Costantino si persuase che per consolidare il suo trono e rinsaldare la compagine imperiale bisognava tener conto del Cristianesimo, divenuto ormai un fattore politico importantissimo.
Perciò da Milano emanò l'Editto di tolleranza (313 d. C.) che autorizzava la professione della nuova fede.
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