17.7 Gli "indigitamenta"
Per il bisogno che vi è in quasi tutti i popoli di mettere i principali atti della vita sotto la protezione divina, d'ordinario a tale scopo sono scelti degli dei conosciuti e potenti. In Grecia, per esempio, perché il fanciullo crescesse agile e intelligente si invocavano la grande Atena o il prudente Ermes. A Roma, invece, si preferivano degli dei speciali, creati per questa precisa circostanza e non per altro fine. Così vi era il dio che spingeva il neonato ad emettere il suo primo grido: Vaticanus; e quello che gli faceva pronunciare la sua prima parola: Fabulinus; ambedue non facevano altro e non erano invocati che in quell'occasione. La competenza di questi dei è estremamente limitata: l'azione più semplice dà origine all'invocazione di parecchie divinità. Quando il bambino è svezzato vi è una dea che gli insegna a mangiare: Educa; un'altra a bere: Potina; una terza che lo tiene tranquillo nel lettino quando dorme: Cuba. Quando comincia a fare i primi passi, quattro dee sono incaricate di sorvegliarlo: due l'accompagnano nell'uscire di casa e due nel rientrare: Abeona, e Adeona, Iterduca e Domiduca. Le liste sono dunque interminabili ed i nomi moltiplicati all'infinito.
Tuttavia, in realtà ed in origine, questi nomi non erano che una qualifica d'una divinità potente: anzi della divinità in generale, il Padre celeste, Divus Pater, in quanto agisce entro un campo ristretto [...].
Non essendo gli dei nei primi tempi molto numerosi, fu necessario dare a ciascuno di essi attributi molteplici e vari. I quali furono espressi, a somiglianza delle litanie cristiane, con epiteti la cui lista, più o meno lunga, si svolgeva al seguito del nome del dio. Sono questi gli indigitamenta.
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Acqua lustrale:
acqua che serviva per le cerimonie di purificazione (lustro, in latino, significa "purifico").
Arvàli:
collegio di dodici sacerdoti che, in primavera, propiziavano gli dei agricoli compiendo una processione attraverso i campi (arvum, in latino, significa "campo").
Bifronte:
che ha due fronti (in latino bis = due volte).
Libagione:
significa bevuta abbondante. Gli antichi chiamavano con questo nome una cerimonia religiosa consistente nello spargere alcune gocce di liquido come offerta sull'altare di un dio.
Pionieri:
in antico erano i soldati che, con picconi e zappe, aprivano la via ai loro compagni. Da ciò il termine si è venuto usando figuratamente per indicare coloro che, precedendo gli altri, avanzano per aprire nuove vie al progresso e alla conoscenza.
Salii:
secondo la tradizione, il collegio dei Salii fu istituito dal secondo re di Roma, Numa Pompilio. Questi sacerdoti custodivano l'"ancile", o scudo di Marte, che si diceva caduto dal cielo. Poiché si credeva che la potenza di Roma dipendesse dalla conservazione di tale scudo divino, ne erano state eseguite undici copie identiche, impossibili a distinguersi l'una dall'altra, per evitare qualsiasi tentativo di furto. Ogni anno, nel mese di marzo, i Salii portavano gli scudi in processione attraverso la città fra danze e canti.