5.6 Sidone e Tiro
Le città della Fenicia, disseminate lungo la costa e spesso separate fra loro da ostacoli naturali, non giunsero mai a formare uno Stato unitario, ma si ressero ciascuna per proprio conto, ubbidendo alcune, come Tiro, a re, altre a magistrati elettivi chiamati sufféti.
Tale mancanza di unità spiega come le città fenicie non conservarono a lungo la loro indipendenza: infatti, a partire dall'VIII secolo a. C., esse caddero sotto la dominazione straniera.
Le due più potenti città fenicie furono Sidone e Tiro che, una dopo l'altra, raggiunsero una posizione di predominio sulle restanti città: ad esse si deve un'importante opera di colonizzazione lungo le coste del Mediterraneo. Fra le colonie di Tiro la più famosa fu Cartagine: fondata 800 anni prima di Cristo sulle coste settentrionali dell'Africa (odierna Tunisia), raggiunse ben presto il primato commerciale nel Mediterraneo, e, quando nel 332 a. C. Alessandro il Macedone distrusse Tiro, essa raccolse attorno a sé le colonie superstiti. Vedremo poi come, nel secolo successivo, la sua accresciuta potenza giunse a costituire una seria minaccia per Roma stessa.
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