4.4 Governo dei giudici
Alla morte di Mosè, Giosuè prese il comando degli Ebrei e, dopo sette anni di strenua lotta contro i popoli che occupavano la Palestina, si impossessò di tutto il paese. La caduta di Gerico fu un episodio saliente di questa lotta. In questa pagina della Bibbia, in cui esso è narrato, si può rilevare quanto forte fosse la fede degli Ebrei nell'aiuto di Jahveh che a quell'epoca essi concepivano ancora come il Dio esclusivo della loro nazione:
Ora Gerico si era chiusa e barricata per il timore dei figli di Israele, nessuno poteva entrarne od uscirne.
E il Signore disse a Giosuè: "Ecco io consegno in tua mano Gerico e il suo re, i soldati del quale sono prodi guerrieri. Voi tutti uomini di guerra circondate la città facendone il giro una volta al giorno e così farai per i sei giorni consecutivi. Sette sacerdoti portino dinanzi all'Arca sette sciofaroth [trombe] fatti di corno di montone; al settimo giorno girerete intorno alla città per sette volte mentre i sacerdoti suoneranno gli sciofaroth. Quando suonerà a distesa il corno di montone e voi udrete il suono dello sciofar, tutto il popolo darà un grande grido di guerra, e allora le mura della città crolleranno, e il popolo salirà ognuno dalla parte che gli sta di fronte". Giosuè figlio di Nun chiamò i sacerdoti e disse loro: "Prendete l'Arca dell'Alleanza e sette sacerdoti rechino sette sciofaroth di corno di montone davanti all'Arca del Signore". E al popolo disse: "Andate e fate il giro della città e l'avanguardia preceda l'Arca del Signore". Appena Giosuè ebbe parlato così al popolo, i sette sacerdoti che recavano i sette sciofaroth di corno di montone, andarono innanzi al Signore mettendosi in marcia suonando gli sciofaroth, mentre l'Arca dell'Alleanza del Signore si muoveva dietro di loro. L'avanguardia marciava davanti ai sacerdoti e suonava gli sciofaroth, la retroguardia seguiva l'Arca pure suonando gli sciofaroth. Giosuè aveva dato quest'ordine al popolo: "Non gridate, fate sì che non si oda la vostra voce, né vi esca parola di bocca fino al momento in cui vi dirò: 'Alzate la voce', e allora griderete" Giosuè fece fare il giro della città all'Arca una volta, poi rientrarono nell'accampamento e qui passarono la notte.
Giosuè si alzò di buon mattino e i sacerdoti sollevarono l'Arca del Signore. Sette sacerdoti che portavano i sette sciofaroth di corno procedevano davanti all'Arca del Signore, suonando gli sciofaroth durante la marcia; l'avanguardia li precedeva, la retroguardia seguiva l'Arca del Signore; durante la marcia i sacerdoti suonavano gli sciofaroth. Nel secondo giorno fecero altrettanto, cioè un solo giro tornando poi all'accampamento, così fecero per sei giorni. E il settimo giorno levatisi al mattino allo spuntar dell'alba fecero sette volte il giro della città nello stesso modo, soltanto in quel giorno fecero il giro della città sette volte. Al settimo giro, mentre i sacerdoti suonavano gli sciofaroth, Giosuè disse al popolo: "Gridate, poiché il Signore dà in vostro potere la città. La città sarà posta all'interdetto e consacrata al Signore, essa e tutto quanto contiene [...] Tutto l'argento, l'oro, il vasellame di bronzo e di ferro, sarà sacro al Signore ed entrerà a far parte del tesoro del Signore". Il popolo gridò e i sacerdoti suonarono gli sciofaroth; quando il popolo ebbe udito il suono degli sciofaroth ed ebbe elevato un alto grido, le mura crollarono. E allora il popolo salì nella città ciascuno da quella parte che gli stava dinanzi e s'impadronirono della città. E destinarono all'interdetto tutto ciò che era nella città passando a fil di spada uomini, donne, fanciulli, vecchi, buoi, pecore ed asini.
Giosuè divise la Palestina tra le dodici tribù di Israele, discendenti dai dodici figli di Giacobbe o Israele, che formarono tra loro una specie di confederazione, presieduta da un capo supremo detto giudice; il legame fra le tribù era debole tranne in caso di pericolo esterno.
Sotto il governo dei giudici, tra i quali i più famosi furono Gedeone, Sansone e Samuele, gli Ebrei posero fine alla vita nomade e si dedicarono all'agricoltura.
Nel 1025 a. C., per ragioni di difesa, i giudici furono sostituiti da re.
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