2. La civiltà dell'antico Egitto, magnifico dono del Nilo
2.1 Le condizioni geografiche
All'estremità nord-orientale dell'Africa, dove essa porge la mano all'Asia attraverso l'Istmo di Suez, si stende l'Egitto. Senza il Nilo, che lo percorre da sud a nord, l'Egitto sarebbe un immenso deserto privo di storia. Sono, infatti, le acque del fiume, che, straripando da giugno a novembre, depositano sui campi all'intorno una fanghiglia, detta limo, che rende il suolo molto fertile. Sulle sponde del grande fiume africano perciò, fin dalla più remota antichità, poté fiorire la vita, sicché giustamente lo storico greco Erodoto ebbe a dire che l'Egitto è un "dono del Nilo". Consci dei benefici recati dalle sue acque, gli Egiziani venerarono il Nilo come una divinità nazionale. Durante le cerimonie intese a propiziarne il favore tutte le classi sociali si affratellavano; eccone la conferma nelle parole di questo inno:
"Quando ti si implora [o Nilo], per ottenere l'acqua dell'annata, si vede il forte accanto al debole. Ognuno è chiamato con i suoi strumenti, né vuol essere da meno del suo vicino. Nessuno veste abiti; i fanciulli dei ricchi son privi di fronzoli e nella notte non si odono più canzoni."
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