6.3 L'impero persiano
Nel 550 a. C., Ciro, principe persiano, si mise a capo di una grande rivolta e, detronizzato il re dei Medi Astiage, si proclamò unico re dei Persiani e dei Medi. Nacque così l'impero persiano che in breve pose sotto il suo dominio quasi tutti i popoli civili del tempo. A Ciro che conquistò tutta la regione tra il Mar Nero, il Mediterraneo e il Golfo Persico, successe, nel 529 a. C., il figlio Cambise che estese la dominazione persiana anche all'Egitto (525 a. C.).
Il successore di questi, Dario I (522-485 a. C.), si occupò soprattutto di organizzare il vasto impero, ma ne ampliò ancora i confini: verso l'Indo, a est e, varcato il Bosforo, verso la Tracia e la Macedonia, a nord. Fu invece fermato dai Greci nel tentativo di conquistare le terre dell'Egeo. Il suo successore, Serse, ritentò l'impresa e mise in campo un esercito sterminato. Sconfitto più volte, dovette alfine rassegnarsi a rispettare la libertà e l'indipendenza della piccola Grecia. Cento anni dopo, nel 331 a. C., il giovane Alessandro il Macedone, cresciuto proprio nello spirito della civiltà ellenica, abbatteva l'impero persiano e ne percorreva vittorioso il territorio fino agli estremi confini dell'Indo.
Torna all'indice