13.7 La fine dell'egemonia ateniese
Nel 405 la flotta ateniese viene distrutta a Egospotami. Il vincitore Lisandro, viene a stringere d'assedio Atene. Stremata dalla fame dopo un assedio di parecchi mesi la città capitola alle condizioni seguenti: demolizione delle fortificazioni del Pireo e delle Lunghe Mura, sgombero dei possedimenti esteriori, consegna della flotta salvo dodici navi, adesione alla Confederazione lacedemone, richiamo degli esiliati. L'esecuzione non tarda. Lisandro, raccolto un gran numero di musici, fa radere al suolo le mura, brucia le navi a suon di musica e alla presenza degli alleati, che, incoronati di fiori sulle rovine di quella ch'era stata la grande Atene, cantano la libertà delle Grecia, finalmente affrancata [così, essi pensavano, dalla tirannide ateniese]. Schiacciata e umiliata, Atene tuttavia non aveva ancor toccato il fondo dell'abisso. Qualche mese dopo, Lisandro rovesciava la costituzione democratica sostituendole il regime oligarchico dei Trenta, mentre una guarnigione spartana di settecento uomini si insediava in permanenza sull'Acropoli. La catastrofe, questa volta, è totale.
Tutto il sistema al quale Pericle aveva consacrato la sua vita e legato il suo nome giace a frantumi: all'esterno, niente più impero; all'interno, niente democrazia.
[...] Della grande Atene di Pericle, a venticinque anni appena dalla morte di lui, nulla rimaneva. Indissolubilmente legati per la vita e per la morte, uniti nella grandezza come nella decadenza, democrazia e impero marittimo crollavano insieme.
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Cicuta:
erba velenosa amarissima, dalla quale nell'antica Atene si ricavava una bevanda da somministrare ai prigionieri condannati a morte.
Confisca:
pena per cui tutti i beni della persona condannata vengono dati al fisco, cioè alla Cassa dello Stato.
Epidemia:
vocabolo composto dalle parole greche epi = sopra e demos = popolo, che significa diffusione di una malattia infettiva.
Latomìa:
vocabolo greco che significa "cava di pietre". Le latomìe, in origine, erano veramente cave; in seguito furono in parte adibite a prigioni. Tristemente celebri sono le latomìe di Siracusa, dove, come abbiamo visto, furono rinchiusi i prigionieri ateniesi dopo la spedizione di Sicilia.